Restare di ceto medio by Nicola Negri & Marianna Filandri

Restare di ceto medio by Nicola Negri & Marianna Filandri

autore:Nicola, Negri & Marianna, Filandri [Nicola, Negri & Marianna, Filandri]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Sociologia, Studi e Ricerche
ISBN: 9788815229632
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2010-10-14T22:00:00+00:00


2. Germania

Caratteristica degli assetti del welfare dei paesi dell’Europa continentale – in modo particolare la Germania – è quella di assegnare un forte ruolo alle obbligazioni familiari nella soddisfazione dei bisogni dei suoi membri. Perciò gli incentivi, le misure di sostegno economico, nonché di esonero fiscale sono destinati ai nuclei familiari. Questi ultimi sono poi prevalentemente concepiti come famiglie male bread-winner. Fra le misure in cash rilevanti si possono ricordare un sussidio economico erogato alle famiglie con figli, indipendentemente dal livello di reddito, un sussidio per le giovani coppie con figli piccoli con un carico di lavoro extradomestico inferiore alle 30 ore settimanali, sgravi fiscali per le giovani coppie con o senza figli, aiuti per studenti presenti nella famiglia di origine, politiche assistenziali di garanzia di un reddito minimo per le famiglie povere o che hanno perso il titolo all’indennità di disoccupazione. Anche l’offerta pubblica di servizi di care è intesa come integrativa delle cure domestiche erogate nel seno della famiglia [Esping-Andersen 1995; Santoro 2004]. Sul versante della regolazione delle relazioni di impiego, la Germania si distingue per tutele previdenziali fortemente ancorate alle carriere lavorative, attraverso una capillare cogestione e concertazione fra le parti sociali [Rei 2004]. Per combattere l’emergere della disoccupazione i governi tedeschi hanno predisposto programmi a favore dell’occupazione giovanile soprattutto centrati sulla formazione professionale. È infine notevole il ruolo riconosciuto alle associazioni volontarie nel sostegno dei giovani in maggiori difficoltà.

Nell’ambito del modello tedesco di regolazione del mercato del lavoro e di tutela dei lavoratori si registra (tab. 5.2) una percentuale elevata di individui, donne e uomini fra i 18 e i 39 anni, che nel 1994 risultano avere vissuto la loro prima esperienza lavorativa. La percentuale è particolarmente alta (superiore a quella dei danesi) per i giovani tra i 18 e i 23 anni. Tuttavia, in questa stessa fascia di età sia i maschi sia le femmine, che hanno sperimentato l’ingresso nel mercato del lavoro, risultano diminuiti nel 2001 finendo in percentuale sotto a quelli della Danimarca. La diminuzione potrebbe essere in parte determinata dall’aumento della durata dei cicli scolastici: resta il fatto che mentre in Danimarca l’occupazione dei giovanissimi è cresciuta – come abbiamo visto – in Germania è vistosamente calata.

Per quanto riguarda l’evento autonomia abitativa risulta che nel 1994 il 28% dei tedeschi tra i 18 e i 39 anni viveva ancora con i genitori. Alla metà degli anni Novanta si registra dunque uno stacco evidentissimo dalla Danimarca (tab. 5.1) soprattutto nelle fasce d’età più giovani (fino ai 28 anni) e in particolare fra gli uomini con età compresa fra i 18 e i 23 anni (10,5% in Germania contro più del 24% in Danimarca). Nel 2001 queste differenze si accentuano ulteriormente. Mentre – come si è detto – fra i ragazzi danesi gli «autonomi» aumentano, fra quelli tedeschi diminuiscono. E in questa diminuzione conta prevalentemente il comportamento delle ragazze tra i 24 e i 28 anni.

Alcuni studi spiegano questi andamenti chiamando in causa la propensione relativamente elevata dei giovani tedeschi a rinviare l’uscita dalla casa dei genitori [Santoro 2004].



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